Il mio Seitai
100

Osei tutti i gusti + 1

Canditi tutti i gusti per spiegare il seitai

Quello di Osei (reattività, capacità di risposta), è un concetto Seitai molto semplice.

Rappresenta la struttura rigorosa della Vita a livello completamente spontaneo e naturale: un meraviglioso contesto di 5 direzioni di movimento vitali e intelligenti e, cosa più importante, interdipendenti tra loro.

Osei verticale, frontale, laterale, rotatoria e centrale: un meraviglioso contesto unificato cellulare, biologico, motorio, energetico e psichico-mentale, così come è stato osservato da Haruchika Noguchi e poi sistematizzato in seguito in 40 anni di lavoro dal suo allievo Katsumi Mamine che ci fa… vivere.

Vi spiega un po’ meglio cosa voglia dire la parola Seitai, andando oltre i suoi troppo flessibili ideogrammi: coordinazione vitale (vedi anche qui se vuoi saperne di più).

Con questo articoletto voglio raggiungere un molteplice scopo:

  1. rendere questo concetto innovativo e inedito familiare al vostro orecchio, esattamente come: vado a yoga, torno da Pilates, purifica i tuoi chakra!
  2. farvi toccare con mano come la struttura osei permei tutta la nostra realtà umana nella più totale e completa interezza, senza eccezione alcuna;
  3. restituirlo dal fatale fraintendimento tra osei e taiheki cagionato da Itsuo Tsuda nei suoi scritti non per sua colpa, ma perché il termine era ancora in rodaggio sperimentale.

Osei di condizionamento postnatale

Mobilizziamo le 5 osei + e — in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa. L’ampiezza del loro movimento dipende però da molte condizioni postnatali.

osei per il clima: le osei introvertite — ci servono nei climi gelidi e le osei + estrovertite agiscono in quelli caldi, eccetto la osei centrale che, dirigendosi attivamente verso la nostra interiorità, e passivamente verso l’esterno, agisce al contrario.

osei di rango sociale: tra un ufficiale dell’esercito e un soldato semplice, tra padre e figlio, tra professore e alunno, capo e sottoposto, generalmente agiscono le osei + per i primi, e quelle — per i secondi.

osei per l’ambiente sociale in condizioni particolari: in caso di guerra sono necessarie le osei rotatoria e centrale, in tempi di pace prevalgono però la verticale, frontale e laterale.

osei di ambiente familiare: si coltiva la osei verticale in famiglie molto intellettuali, quella frontale in famiglie sportive, la laterale in famiglie armoniose o numerose, quella rotatoria in famiglie competitive e quella centrale in famiglie discrete e chiuse, ma molto unite.

osei per la prima infanzia: viene richiesta la osei centrale quando sussiste una grande mancanza di affetto da parte dei genitori, la laterale quando sono ciarlieri e dalla vita sociale molto attiva, quella rotatoria quando un genitore o entrambi tendono al cattivo umore o sono oppressivi senza mezzi termini, la verticale o frontale quando si è figli unici.

osei per l’educazione: è primordiale la psei verticale per lo studio delle matematiche e delle statistiche, la frontale per l’ingegneria tecnica, la laterale per dedicarsi alla moda e all’arte culinaria (tanto in voga oggi!), la rotatoria nei lavori legati al riciclo e per l’avvocato penalista, e la centrale nella cura e rispetto verso gli animali e le piante.

osei del lavoro: predominano le osei rotatoria e centrale in lavori dove viene richiesta forza fisica e stare all’aperto, come il pescatore, l’allevatore o il contadino, la verticale, frontale e laterale nei lavori di ufficio.

osei della musica: sia chiaro che per esprimere il mondo attraverso la musica servono tutte le 5 osei in + e in —, tuttavia qualche osei predomina in modo speciale nella creazione di certi artisti: qualla verticale nell’opera di Bach, la frontale in Chopin, la laterale in Chopin, Schubert, Mozart o Haydn, la rotatoria in Beethoven o Schumann, la centrale + in Bach, Mozart, Schumann e la centrale — in Haendel.

N.d.A.: questi sono solamente esempi, perché si apre un portale: personalmente è dal 2012 che esploro seitai applicato alla musica.

osei di abitudine quotidiana: si usa la osei verticale per porsi e stare dentro gli orari in generale, la frontale per mettersi a studiare e rendere sul lavoro, la laterale per convivere  e comunicare, la rotatoria quando è necessario prendere una posizione, la centrale nell’augurarci ogni mattina che la giornata trascorra in modo sereno e pacifico.

osei di relazione umana: al restare semplicemente da soli prevale la osei verticale, la centrale invece nella profonda solitudine, in coppia si attiva quella laterale, ma l’apparizione di una terza persona implica la rotatoria, per definire chi può fare di più, o la centrale per non perdere il nucleo dell’essere. All’interno di una massa vengono stimolate le tre osei periferiche (frontale, laterale e rotatorio) in modo estremo.

Osei di nascita o congenite ed ereditarie

osei del mammifero: comunemente, in tutti noi, le osei f-e (quelle che definiscono la verticalità, verticale e frontale).

osei dell’Uomo Sapiens Sapiens: comunemente, in qualsiasi essere umano, predomina la osei verticale

N.d.A.: Non è che conferma la teoria di un innesto alieno?!!

osei di crescita: tralasciando le tappe fondamentali della crescita che richiedono un discorso a parte, a partire dai 7 anni spicca la osei verticale e nella pubertà la centrale, che fa capolino nuovamente nel periodo della menopausa o nella crisi dell’uomo intorno ai quarant’anni

osei di sesso: la osei centrale + nel sesso maschile, e quella — nel sesso femminile (in relazione alla differente forma pelvica). La osei laterale emozionale o centrale affettiva profonda, prevalgono nel sesso femminile, la verticale puramente cerebrale o frontale, pragmatica e utilitaristica, nel sesso maschile.

N.d.A.: Questa differenza pare avere un’origine molto profonda e lontana, completamente svincolata dalle bagarre di genere di oggigiorno che ha altre origini.

osei di taiheki: combinazione unica e irripetibile di ciascun individuo, in cui prevale una o più osei in + o in —. in modo ereditario e congenito.

N.d.A.: E’ qua che Tsuda, non facendo parte del team che ha osservato e sperimentato questo nuovo concetto, ha completamente frainteso, dando purtroppo l’idea che Taiheki sia una classificazione e non un concetto dinamico.


Per saperne di più e sperimentare da voi stessi le 5 direzioni di movimento, contattatemi. Possiamo realizzare incontri o formazioni online, da me in studio a Jesi (solo piccolo gruppo) o nel vostro centro.

Alberto