Il mio Seitai
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L’illuminazione e Seitai

L’illuminazione, che ha molti nomi, e che è più legata nel nostro immaginario alle pratiche Orientali, in realtà ha a che fare solo con la Vita.

E’ come essere innamorati, non di una bella donna, o del Principe Azzurro, del proprio lavoro, degli amati nipotini o del vile danaro, del proprio ego creativo, ma di tutte queste cose insieme e molto di più, essere innamorati della vita stessa, in modo continuo.

La possibilità di Illuminarsi nasce dall’entrenamiento, allenamento—esercitazione continua del tempo presente. Tutto ciò che è bello dura un attimo: la fioritura, un tramonto, un fulmine. Un’alba dura un attimo, un attimo che va colto, se volete vedere l’alba. E così vivendo, comincerete a non temere più la morte, perché comprenderete che è solo un aspetto della vita e non vi costerà più affrontare le cose che vi spaventano, annoiano, limitano, perché stare nel tempo presente significa diventare coscienti dei più profondi stati emozionali, che sono quelli scomodi e quelli dolorosi.

“…di cosa sono consapevole adesso, di cosa sono consapevole adesso?…” E’ il mantra di chi pratica katsugen undo e yuki.

La visione duale vi abbandonerà perché la tensione vitale verrà appagata e si creerà lo spazio per l’insondabile, l’incredibile; la vita diventa un miracolo continuo, quello che desiderate accade nel tempo stesso in cui lo desiderate, perché il desiderio coinciderà con le vostre necessità, non ci sarà più una vita dentro e una fuori, uno spazio pubblico e uno privato.

Katsumi Mamine, molto asciutto ed essenziale come è sempre stato vedeva l’Illuminazione come l’occasione di equilibrio tra i 5 movimenti vitali, alcuni troppo predominanti, altri carenti, alcuni in +, altri in —, il dannato taiheki, per intenderci, sogno segreto di ogni praticante dimezzato.

La differenza fondamentale tra le pratiche di Seitai (vi ricordo che sono solo attrezzi…), e le discipline e tecniche di risveglio Orientali è che KU e yuki non hanno come scopo l’illuminazione, anzi è meglio che ve lo ricordate, se proprio volete illuminarvi.

Durante il mio pellegrinaggio di Istruttore di Seitai, ho avuto il bizzarro privilegio di conoscere tanti gruppi che si sono iniziati al seitai nelle più disparate maniere, chi seguendo l’onda di Itsuo Tsuda, ovvero portare l’attenzione solo sulle pratiche, chi avviando katsugen con un bel pezzo di Mozart (perché no, lo faceva sempre Noguchi, accompagnare con della buona musica classica le sedute di pratica); ma il gruppo più bizzarro, il cui maestro iniziatore di turno non conoscevo, mi parlò proprio dell’Illuminazione, quando il katsugen arriva al terzo livello e nasce un movimento rotatorio dal bacino… Avevo quasi l’impressione che stessero parlando delle siddhi di Maharishi Mayesh Yogi, o della kundalini che sale…

Che fantastica cosa essere umani…

Nel caso l’Illuminazione vi interessi, sappiate che è solo una conseguenza, uno stato fisico dell’Essere, un espiro dell’Anima, ma soprattutto, un atto di Amore.

Alla prossima illuminazione

Alberto