Il mio Seitai
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Intelligenze multiple e 5 Osei

In questo articolo davvero suggestivo, metteremo a confronto la recente teoria di Gardner sulle intelligenze multiple con il concetto base di 5 intelligenze cellulari/ 5 direzioni del movimento che nel Seitai chiamiamo Osei. Vediamo intatto di cosa si tratta:
1. Howard Gardner e La Teoria delle Intelligenze Multiple
L’intelligenza è la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo e di risolvere i problemi ambientali, sociali e culturali che ci vengono posti in ogni momento della nostra esistenza. Fino alla prima metà del ‘900, si pensava abitualmente, anche negli ambiti accademici, che l’intelligenza fosse identificabile con una capacità monolitica, comune e misurabile in tutti gli individui, anche attraverso standard e test di valore scientifico.
Gli studi dell’americano Howard Gardner e la pubblicazione del suo libro Frames of Mind nel 1983 contribuirono a scardinare queste certezze e introdussero al mondo scientifico ed accademico la cosiddetta Teoria delle Intelligenze Multiple, secondo la quale non esiste una facoltà comune di intelligenza, bensì diverse forme di essa, ognuna indipendente dalle altre.
2. Le nove forme di intelligenza
La Teoria delle Intelligenze Multiple si basa sul concetto che tutti gli esseri umani possiedono almeno sette forme di “rappresentazione mentale”, cioè sette diversi tipi di intelligenze:
2.1 Intelligenza Linguistica: “pensare con le parole e riflettere su di esse”.
Caratterizzata da una sensibilità per il significato delle parole, per l’ordine fra esse e per le funzioni proprie del linguaggio come convincere, stimolare, trasmettere informazioni e piacere, tale intelligenza si manifesta con una notevole produzione linguistica, una buona capacità di ragionamento astratto e di pensiero simbolico, ma è, però, anche oggetto di una distinzione fondamentale tra oralità e scrittura.
Alcuni alunni, infatti, probabilmente avranno una certa facilità ad apprendere tramite l’ascolto e presenteranno un elevato sviluppo delle abilità mnestiche.
2.2 Intelligenza Logico-matematica: “pensare con i numeri e riflettere sulle loro relazioni”.
Secondo Gardner ciò che caratterizza l’alunno con una intelligenza “matematica” è la capacità di condurre ragionamenti molto lunghi riuscendo a ricordare i diversi passaggi di cui si compongono.
In realtà non si tratta di una memoria eccezionale, bensì di un’abilità particolare nel cogliere il senso complessivo delle connessioni che legano le varie proposizioni della dimostrazione. risulta evidente in quegli alunni che possiedono abilità nel comprendere le proprietà di base dei numeri, aggiungendo o sottraendo, nel capire i principi di causa ed effetto e la corrispondenza di valore univoco, nel prevedere,ad esempio, quali oggetti galleggiano, affondano, ecc.., nel riconoscere schemi, lavorare con simboli astratti (ad esempio numeri, figure geometriche, ecc.) e nel cogliere le relazioni o trovare i nessi tra informazioni separate e distinte.
Queste prime due intelligenze multiple tanto ci parlano dell’espressione della Osei Verticale, direzione di movimento verso l’alto.
2.3 Intelligenza Musicale:pensare con e sulla musica”.
Caratterizzata dalla spiccata capacità a riconoscere, ricostruire e comporre brani musicali sulla basedel tono, del ritmo e del timbro, tale abilità è collocata nell’emisfero destro del cervello ed è separata dal talento linguistico.
Gardner ritiene che uno dei primi talenti che emerge in un individuo sia proprio il talento musicale. Chi cresce con un’intelligenza di questo tipo sviluppata, è abituato ad apprendere attraverso il canto e la musica e trasforma, spesso, ciò che sente in una cantilena o in un ritmo.
Possiede, inoltre, capacità come quelle di riconoscere e usare schemi ritmici e tonici, di usare la voce e strumenti musicali, la sensibilità ai suoni dell’ambiente.
Questa intelligenza è diretta manifestazione della Osei Rotatoria. La capacità di pensare trasversalmente, di saper cogliere l’intorno, di ascolto, caratteritiche tutte tipiche del musicista.
2.4 Intelligenza Visuo-spaziale: “pensare con immagini visive e fare elaborazioni su di esse”.
È propria di chi predilige le arti visive, di chi ha un buon senso dell’ orientamento, di chi non ha difficoltà nella realizzazione di mappe, diagrammi, carte geografiche, modellini e giochi che richiedono la capacità di visualizzare oggetti da angoli e prospettive diverse. Pensare con l’intelligenza spaziale significa pensare per immagini e disegni, avere quella che spesso viene definita una memoria visiva: si ricorda un testo o una parola per la sua collocazione nella pagina del libro. Puzzle, giochi di costruzione e di composizione sono attività privilegiate da chi abbia un’intelligenza spaziale particolarmente sviluppata.
2.5 Intelligenza Corporeo-cinestetica: “pensare con e sui movimenti e i gesti”.
Si sviluppa attraverso esperienze concrete che interessano tutto il corpo. Chi privilegia tale intelligenza deve fare esperienza, deve agire, e ricorda prevalentemente quello che viene fatto. Sviluppa, inoltre, un’elevata sensibilità tattile e anche una spiccata sensibilità istintiva, ha coordinazione e armonia motoria. In questi casi un allievo che ha sviluppato maggiormente l’intelligenza corporea, impara facendo, ha bisogno di esperienze concrete, di muoversi e di passare le informazioni attraverso il corpo.
Queste ultime due sono dirette espressioni dell’intelligenza cellulare della Osei frontale, direzione di movimento avanti.
2.6 Intelligenza Interpersonale: “avere successo nelle relazioni con gli altri”.
Guarda verso l’esterno, al comportamento, ai sentimenti, alle emozioni e alle motivazioni di altri individui (una sorta di capacità di “empatia” verso il prossimo). Un alunno con Intelligenza Interpersonale è abile costruttore di relazioni, si fa spesso mediatore in dispute, sa comprendere gli altri, fa prevalere il desiderio di socializzazione e di interazione e, di conseguenza, ha molti amici e coltiva le amicizie, socializza con facilità, cerca attività extra-scolastiche in cui inserirsi, si adatta bene alla vita di gruppo, ama i giochi di gruppo e di società ed è portato a sviluppare empatia verso gli altri.
Siamo in presenza della Osei laterale, l’intelligenza cellulare emozionale, dalla sua espressione più basica: riso e pianto, fino alle più infinite sfumature comunicative.
2.7 Intelligenza Intrapersonale: “riflettere sui propri sentimenti, umori e stati mentali”.
Fa riferimento alla conoscenza intima delle proprie pulsioni interne, delle proprie emozioni e moti affettivi; implica la capacità di classificare e discriminare i propri sentimenti, definendoli altresì attraverso un sistema simbolico elaborato (ciò che oggi, approssimativamente definiremmo “Intelligenza Emotiva”). Un alunno con Intelligenza Intrapersonale ha una forte personalità che però non mette in relazione con gli altri, ma che preferisce tenere in isolamento, optando per attività di tipo individualistico: un hobby, un diario. Prevale un senso di sé profondo che induce alla meditazione solitaria. I suoi atteggiamenti privilegiati, dunque, potrebbero essere: mostrare senso di indipendenza, formulare opinioni categoriche, sembrare chiuso in un suo mondo interiore, possedere un profondo senso di autostima, coltivare un hobby personale, non seguire le mode, prediligere il lavoro individuale.
Intelligenza cellulare legata alla Osei Centrale, psiche affettiva, assoluta e multiradiale, direzione spaziale verso il basso e l’interno.
A queste sette intelligenze, nel corso degli anni di studio, Gardner aggiungerà altre due forme importanti che sono:
2.8 Intelligenza Naturalistica: “Pensare alla natura e al mondo che ci circonda”
2.9 Intelligenza Esistenziale: “Pensare alle questioni etiche ed esistenziali”,
completando così il quadro delle varianti di intelligenza e arricchendole di un aspetto riferito all’ambiente in cui viviamo e di un altro legato alla capacità di autoriflessione.
Anche se non ci sono ancora almeno fino a oggi :), le condizioni per un cambiamento del DNA, tuttavia i tempi attuali hanno portato un adattamento delle Osei a nuove condizioni, come ben espresse da queste due aggiuntive intelligenze. A questa aggiungerei, anche se non si tratta di intelligenza, quanto di uno stato di indebolimento generale della forza sessuale, con le conseguenze che ben conosciamo nella realtà odierna.

Una piccola provocazione…

Chi conosce e pratica l’osservazione delle Osei (gli allievi di Katsumi Mamine in Catalunya e i nostri in Italia fino ad ora…), si limita ad un’osservazione generica che però non è mai reale, perché, a seconda della nostra storia personale, certe intelligenze o Osei, non si sono potute affatto esprimere… Dobbiamo procedere quindi a ritroso, facendo un lavoro di archelogia paleontologica (realizzata praticamente osservando quali movimenti si esprimono in voi durante la pratica di ku, come facciamo nei nuovi seminari di Seitai a Roma),  per arrivare ad intuire quale movimento o osei è spento. Ciò che si osserva non è mai la Osei, ma la Fenice che deve risorgere dalle sue ceneri…
Per concludere, questo accostamento tra intelligenze multiple e osei ci aiuta a chiarire un po’ meglio l’idea delle “sfumature” di espressione delle 5 osei, la loro interdipendenza o meno. Osservando dal punto di vista delle Osei, è più difficile apprezzarne le sfumature, ancora di più rivelare quelle in gioco…
L’intelligenza multipla, elaborata secondo le neuroscienze a partire dai meno 9 ai 2 anni e così ben rappresentata nei bambini, è in realtà la prova evidente dell’esistenza della contemporaneità di 5 intelligenze vitali e biologiche che una volta coordinate, ci permettono di vivere pienamente. L’idea di Seitai per farla breve…
Stare nel sogno ed essere contemporaneamente nella realtà, trovare soluzioni anche in situazioni apparentemente impossibili, è la qualità che dobbiamo in qualche modo esercitare e la direzione verso cui puntare tutti attraverso la pratica di katsugen undo e yuki.