Il mio Seitai
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Ancora a proposito della TPE e del SOHO

Soho, TPE, CVP, non sono un po’ troppe sigle?

Abbiamo già avuto modo di chiarire la nostra posizione riguardo al concetto di TPE che, invece di aggiungere qualcosa di nuovo (in quell’ottica di rinnovamento e ri-traduzione del Seitai che ci stiamo impegnando di fare) ricalca, dando una mano di vernice, uno schema assai vecchio, ovvero quello terapeutico che pretende che qualcosa di estraneo, qualcosa di brutto vada in qualche modo curato, un elemento bloccato di cui dobbiamo in qualche modo prendere consapevolezza.
Nella pratica del  Seitai Soho, gli sforzi e la lunga formazione di un operatore sono destinati ad individuare un “granello” precisamente situato nel nostro corpo, che rappresenti la causa di tutti i nostri problemi; per noi rimane un approccio decisamente troppo limitato, forse troppo legato al modo d’essere “nipponico”;
rifletti: non è che ti sei innamorato del Seitai perché ha preso il posto di un padre che è stato assente?…
Per la Vita, di cui il Seitai dovrebbe essere il fedele portavoce, non esiste alcun granello, non esiste alcun movimento bloccato. La paura, per fare un esempio, non è il risultato di una o più osei bloccate, o di misteriose zone oscure come cozze sugli scogli, così tanto difficili da individuare e allo stesso tempo quasi obbligati a “non fare”… ma sono la vita stessa, perché la paura non va evitata, o alleggerita, la paura va Vissuta.
Insomma stiamo scoprendo una nuova dimensione del Seitai che lo renderà divulgabile e fruibile per tutti. Basta dojo, basta maestri, o strutture appesantite…
Ancora una volta ringraziamo Katsumi Mamine che ha saputo tradurre, in 47 anni di duro lavoro il Seitai dal “Giapponese” al “Castigliano” (e quindi al linguaggio occidentale), ma è solo il punto di partenza e non un punto d’arrivo come molti vorrebbero credere.
Tocca ora a tutti noi tradurre dal “Castigliano” all’Universalmente divulgabile.
Nei prossimi corsi di Seitai che stiamo organizzando a Roma il concetto di TPE cederà il posto alla serena osservazione della Vostra Vita, la devozionale ossessione agli esercizi che sappiano attivare il movimento spontaneo, saranno sostituiti dall’entrare direttamente nel “movimento vitale”…
Noi abbiamo cominciato: voi ci siete?

Alberto