Il mio Seitai
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Movimento laterale: e se fosse l’epicentro?

Ricordo, quando il Dojo di Seitai Barcelona preparava il suo documentario divulgativo di cui avrei dovuto curare le musiche,

che rimasi tanto colpito dal fatto che la osei laterale, quella che a livello biologico rappresenta il sistema assimilo-circolatorio e a livello psichico-mentale, l’empatia e la comunicazione venisse liquidata con qualche immagine di pacche sulle spalle e mangiate di pizza. Da italiano all’estero, ricordo che rimasi anche offeso: la conclusività rotatoria spagnola insieme all’asettico movimento verticale catalano erano un cocktail micidiale per la lateralità tutta  italiana e la mia in particolare… 🙂

Però ha avuto il vantaggio di innescare una serie di riflessioni tali da farmi capire quanto avessero torto e ritrovare la corretta dimensione laterale nell’universo seitai.

Vista la facilità con cui – semplicemente curando l’alimentazione e rendendola essenziale – si raggiungono gli stessi risultati di trent’anni di pratica (attenzione, non il contrario!), rendendo l’organismo sensibile e reattivo, ripristinando in poco tempo (anche due settimane) la funzione di autoaggiustamento a cui porta katsugen undo – suo famoso cavallo di battaglia –  mi ha fatto scoprire che questa osei ha una funzione che va oltre quella della semplice interdipendenza funzionale tra le 5 (verticale, frontale, rotatoria e centrale).

Mi spiego meglio, sì l’interdipendenza, ma con quello laterale come epicentro.

Così posso spiegarmi lo stomaco come motore del corpo, in veste di temuto terzo chahra, come intelligenza primordiale ed emotiva.

Posso vedere le curvature della schiena da quest’altro punto di vista…

La parte cervicale della schiena governata dallo stomaco,
la parte toracica dal pancreas
e la parte lombare dal colon.

Scopro con stupore che alcune delle modalità storiche e tradizionali che da sempre accompagnano la pratica di katsugen undo hanno a che fare con il movimento laterale e il sistema biologico assimilo-circolatorio.

  1. I tre esercizi preliminari sono in realtà tre esercizi per lo stomaco, il vero motore dell’organismo.
  2. L’attivazione con i secondi punti della testa (l’incrocio tra le linee pupille e padiglione auricolare) è intimamente connesso all’attività cerebrale limbica, quindi emozionale, quindi… laterale.
  3. Delle 7 cervicali, quella laterale (la C4), è l’unica in collegamento con il diaframma e che ci permette di entrare e vivere l’esperienza di KU (sentirsi in connessione con se stessi e con la realtà).
  4. Sbadigli ed eruttazione, da sempre buoni segnali di attivazione di KU, sono in realtà segnali dello stomaco e del blocco digestivo che si sta finalmente sciogliendo.

Non è finita… preparatevi a sbalzare sulla sedia perché è il movimento laterale è proprio quello che farà compiere alla cultura Seitai un balzo epocale in avanti.

  1. Il sangue (laterale assimilo- circolatorio) è però l’unico a nutrire il recalcitrante e scontroso neurone, senza che egli lo sappia e chiaramente senza il suo ringraziamento.
  2. La nutrizione è l’unica a poter cambiare il DNA in modo concreto ed effettivo.
  3. E’ vero, secondo Katsumi Mamine il movimento frontale governa il laterale, ovvero il respiro controlla la pulsazione, ma all’origine di un problema cardiaco sta sempre il digestivo, e la pulizia del sangue risolve qualsiasi problema.
  4. Inoltre i battiti del cuore sono contati: niente e nessuno può fare qualcosa per aumentarli, a parte l’equilibrio generale e l’armonia di condotta della propria vita.
Haruchika Noguchi ha contribuito a creare una nuova cultura che parli direttamente della vita, Katsumi gli ha messo sotto le ruote, il movimento laterale indicherà dove andare e soprattutto… che carburante utilizzare!

Ci si mette anche la fisica. Pare che le ultime teorie sulla nascita dell’Universo parlino – al posto del vetusto big bang – di un qualcosa, di un’energia che si manifesta tra destra e sinistra.

Se andate infine a spulciare il mio avoro di applicazione al pianoforte, vedrete dimostrato come il virtuosismo pianistico sia legato al movimento laterale.

La voce e il canto sono la manifestazione più diretta della comunicazione bilaterale. Infatti la voce non può esistere senza chi ascolta eppure… manifesta chiaramente lo stato di salute del sistema immunitario di chi canta in un batter d’occhio!

I pesci bighellonano di qua e di là nello stagno: non hanno la certezza di poter mangiare e poter vivere, il movimento laterale li sostiene. Ma provate a buttare una mollica di pane e vedrete apparire il movimento frontale, andranno tutti in linea retta, lungo la strada più breve possibile.

Il movimento laterale, In medio stat virtus. E’ stata la prima volta che con Seitai, e grazie alla Cultura Seitai, ho capito che si può (e si deve) andare sempre oltre.

Alberto