Il mio Seitai
100

Qual’è il momento migliore per praticare katsugen undo?

A digiuno…

Ci spieghiamo meglio: se per risolvere un problema di disgrafia basta fare una colazione differente per poter impugnare una matita in modo corretto, lo stesso vale per praticare katugen undo.
Praticare dopo aver ingerito alimenti non conformi al proprio DNA (programma vitale, taiheki), è totalmente inutile, almeno finché non si sono assimilati gli alimenti (mediamente ventiquattr’ore per essere sicuri, 6 se si è diventati più attenti al proprio organismo).
ANCORA UN ESEMPIO. Il caffè è una sostanza decisamente nociva per un gruppo zero: praticare katsugen o yuki dopo un buon caffè diventa impossibile, almeno le prime ore. Se berlo è invece un’abitudine consolidata e il caffè fa parte degli alimenti assunti quotidianamente, praticare avrà sempre – nonostante tutti gli sforzi – quel non so che di “disconnesso” a livello cerebrale, in eterna accelerazione e, quando l’abitudine avrà scalfito il sistema immunitario, provocando anche disturbi severi, il praticante non riuscirà mai a spiegarsi come mai soffra di un simile disagio nonostante gli anni di pratica costante.
Quindi praticare katsugen significa godere di un movimento spontaneo, significa godere finalmente della vita così com’è, senza dover fare niente, senza conoscenze. Nessuno ha mai fatto niente per crescere, per incontrare l’amore della propria vita, per avere una passione personale che lo guidi nonostante le paure, cosa possibile solo a digiuno o dopo aver assunto alimenti adeguati.
continueremo…

Photo credit: Kseniya