Il mio Seitai
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Noguchi si è fermato ad Ebola

Haruchika Noguchi,

che si voglia o no, aveva una sensibilità da terapeuta, nonché da ricercatore di razza. Intuì, attraverso l’osservazione dei taiheki XI e XII, l’indebolimento progressivo dell’umanità che sarebbe così rapidamente avvenuto e divenuto protagonista dei nostri tempi solamente una quarantina di anni dopo. Noguchi muore a metà degli anni ’70, ma Seitai non riesce ad adeguarsi ai tempi e si perde l’evoluzione delle nuove malattie, come quelle autoimmuni e la loro successiva evoluzione, le malattie rare, senza contare i bambini che già nascono con gravi problemi immunitari. Se non è stato detto da Noguchi, nessuno si sbilancia a offrire una spiegazione o un adeguamento, una prosecuzione che dia linfa ad un’intuizione di partenza geniale.

Perché tutto questo?

Perché il DNA (l’oggettivazione del giapponese taiheki), non è qualcosa di stampato o scolpito come la tavola dei 10 comandamenti che osservate nell’immagine dell’articolo, ma qualcosa di mobile (che giustifica e legittima l’osservazione Seitai dei 5 movimenti, la scoperta in assoluto a rendere Seitai rivoluzionario) che si adatta ai cambiamenti per uno scopo solo: poter eliminare il materiale genetico scadente in una volta sola. E’ la legge della natura e della Vita, rigorosa, assoluta che, personalmente, non oserei sfidare.

continueremo…