Il mio Seitai
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Mai sottovalutare la Osei di Nazionalità

Perché è forte e intimemente strutturata.

Lo abbiamo scoperto vivendo all’estero, vedendo giorno dopo giorno l’italianità, sopita in patria, diventare qui forte, imprescindibile, fondamentale. Mantenenrsi saldi nella propria identità permette l’integrazione con un altro paese, mai viceversa, e mai si potrà sopire o addormentare.
Abbiamo quindi scoperto che la Osei di nazionalità non fa parte del “vestito” culturale, ma qualcosa che è profondamente radicato.
Non solo, abbiamo fatto un’altra scoperta incredibile. L’italiano – comunicatore emozionale per eccellenza – all’estero non desidera comunicare con i propri connazionali. All’estero si potrebbe avere un italano per vicino di casa e non accorgersene….
La Cultura nasce dall’assimalazione, dal rimanere aperti alla contaminazione, dal non avere paura di perdere la propria identità. La Osei di Nazionalità, ovvero il movimento vitale che meglio identifica gli abitanti di una nazione – per varie cause, essenzialmente climatiche e alimentari – è un aspetto quindi imprescindibile.

Alcune Osei di nazionalità (la lista verrà man mano aggiornata)

Italia: laterale —

Francia: frontale —

Russia: Centrale —

Inghilterra: Verticale +

Giappone: Verticale —

Germania: Verticale con torsione

U.S.A.: Frontale +

Spagna: Rotatorio + *

*nello specifico della Catalogna, dove viviamo, la Osei rotatoria della Spagna è qui fortemente influenzata dal movimento verticale. Lo si vede dalla facilità che hanno nel creare modelli educativi, dalle tradizioni culturali come quella dei castellers, dal bisogno di indipendenza, dalla scarsa vena comunicativa, ecc.
Vi spiega inoltre come mai un giapponese come Katsumi Mamine, che risente del verticale — della propria nazione, abbia scelto proprio Barcellona, la città che sta al nord del sud e non altre città (aveva in mente Milano e Parigi…), come sede stabile e come ponte per il proprio lavoro di divulgazione in Europa.