Il mio Seitai
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L’importanza di stare nel mezzo

Introduction

Sono tante le cose che abbiamo cambiato per completare la Cultura Seitai. Le scoprirete man mano che frequenterete le pagine di questo sito.

Fra tutte spicca quella di aver rivalutato il movimento vitale laterale (psiche empatica e comunicativa) e avergli ridato il posto che gli compete: nel mezzo.

Frainteso o dimenticato

Frequentando per ben due anni il dojo di Barcellona, complice il fatto di essere italiano, ci siamo ben presto resi conto che il movimento laterale era totalmente sottodimensionato dalla cultura catalana che ci circondava. Quello giusto per trovarsi a mangiare una pizza, tanto per intenderci. Non più considerato da Noguchi. Interrogato da Itsuo Tsuda sulla possibilità o meno di diffondere il Seitai in Italia, rispose dubbioso: “Non penso, perché gli italiani tanto si riscaldano, tanto si raffreddano“. (Fonte: rivista trimestrale ZENSEI).

Ci permettiamo di smentirlo, infatti siamo qui a portare avanti il suo lavoro adattandolo ai tempi che cambiano, mentre tutti gli altri sono fermi.

L’importanza fondamentale del movimento laterale, che a livello biologico è rappresentato dal sistema assimilo-circolatorio salta all’occhio osservando la facilità con cui, con la giusta alimentazione il corpo riesce ad essere perfettamente normalizzato e poter far fronte a qualsiasi imprevisto. Lo stare in mezzo sancisce una volta per tutte l’importanza basilare. Non si può più prescindere dal considerarlo come terreno di partenza. Persino nella tecnica pianistica dove, dal 2011 sto sperimentando il lavoro sui 5 movimenti non funziona se le dita non funzionano con i muscoli lombricali, direttamente connessi al movimento destra-sinistra. Lo stesso per il canto. E ritorna l’importanza cruciale, soprattutto oggi del popolo laterale per eccellenza, sto parlando di quello italiano…