Le pratiche di Seitai? Restituire dignità ai sensi
Osserva… in questo momento stai facendo Yuki. Quello che facevi un attimo fa era Katsugen!… E’ semplice, no, questo non va bene, yuki è come accarezzare un gatto, katsugen è migliore, è diverso…”
Questo è sempre stato il mondo di chi vuole insegnare le pratiche di Seitai. L’insuccesso è clamoroso. Il rischio di sventolare nuove bandiere di divulgazione o creare nuovi dogmi è quasi inevitabile. Come presentare qualcosa che è la persona stessa a scegliere? Come togliere una persona dal dubbio se sta praticando bene o male?
Bisogna quindi togliere tutta questa struttura, come quest’altra, chiaramente giapponese. Pratica e capirai. Un assioma inutile e controproducente.
Come lavoriamo, allora?
- Togliere questo apparato, evitare di ritualizzare la pratica. E’ la Vita che vi fa vivere, non il Seitai.
- SEITAILIFE utilizza lo strumento dell’osservaione diretta della Vita, in modo divertente e leggero scoprite che sempre fate katsugen e yuki, altrimenti sareste morti
- SEITAILIFE utilizza la Ginnastica Rigenerativa della Vita (quello che un tempo si chiamava Taiso). A proposito per svecchiare questo termine abusato, cos’è che rigenera? Il movimento vitale coordinato.
- Riscoprire come alimentarsi. Le nuove diete, frutto dell’indebolimento progressivo stanno diventando nuove religioni. Scoprirete come tornare ad alimentarvi secondo natura. Katsugen e Yuki si attivano in modo naturale, senza più doverli cercare; anzi, il loro funzionamento, il vigore vitale, la coerenza con cui vivrete, sempre e solo aderente alla realtà saranno solo un segnale; se è vero quello che dicono ovvero che sono strumenti vitali, io non mi preoccuperei mai di cacciavite e pinza, semmai di non perderli e che siano buoni e robusti…
Il senso delle pratiche come le riproponiamo sta solamente nel restituire la dignità alla sensazione e all’empirismo. Tocco, sento, mi muovo, mi esprimo, mi pungo e il dito si allontana…