Il mio Seitai
100

“L’Uomo mente, ma mettetegli una maschera e dirà la verità”
(Oscar Wild)

TPE è la sigla un po’ altisonante che sta per: Tensione Parzializzata Eccessiva

la TPE coincide con le zone specifiche e concrete a livello organico/biologico, psichico e psichico/mentale che rimangono inerti, bloccate, o in stato di perenne sovraeccitazione.
La Cultura Seitai così come si è evoluta sinora focalizza l’attenzione al “prendere coscienza” della propria TPE, solamente attraverso le sue ‘pratiche’:

  1. katsugen…che evidenzia le’ zone’ del corpo che non si muovono;
  2. yuki  che traccia le ‘zone’ che non si coordinano attraverso la respirazione.
  3. soho un intervento, ad opera di un operatore seitai esperto*, che localizza il punto concreto di origine della tensione;*(un operatore che pratica e osserva da almeno una ventina di anni…)

Approfondire l’argomento in generale, come? dove?
La ricerca e lo studio di Katsumi Mamine con l’importante sostegno del gruppo di lavoro della Fondazione Seitai di Barcellona  la trovate cliccando qui; per accedere direttamente alle origini, ovvero al fondatore della Cultura Seitai, Haruchica Noguchi, è possibile documentarsi abbondantemente consultando le trascrizioni** delle sue presso conferenze.  E ancora con Itsuo Tsuda scrittore e creatore dell’Ecole de la Respiration a Parigi che, curiosamente, ma non troppo, liquida l’argomento Seitai con una paginetta di possibili reazioni alla pratica…
Rettifichiamo, o meglio approfondiamo il concetto di TPE.
Per primo vediamo di definirlo con più chiarezza:

  1. TPE superficiale – (la cosiddetta “scarica” di fine giornata dei bambini a scuola, o di fine lavoro, i periodi di stress, sintomi o patologie strettamente connesse all’attività svolta per esempio gomito del tennista, infiammazione tunnel carpale  ecc.).
  2. TPE più profonda. Ne siamo affetti tutti. Raramente una persona pratica di Seitai potrà osservare i vostri 5 movimenti vitali allo stato naturale, solo osserverà il ‘disastro’ che è rimasto in seguito ai vostri condizionamenti prenatali, perinatali e/o genetico/sistemici….
  3. TPE che ha bisogno di scaricare per rinnovarsi. La più temibile e ‘ahinoi’, quella che più frequentemente vediamo nel nostro quotidiano. Nuove malattie, disturbi di apprendimento, abbassamento della soglia dell’età di malattie fatali, e chi più ne ha…

Haruchika Noguchi dava estrema importanza ai colpi inattesi e imprevisti (colpi in testa soprattutto), come luoghi dove è possibile che, non essendo coscienti della nostra parte spontanea, si possano produrre danni fatali. E’ proprio da qui che siamo partiti, e ci permettiamo di smentirlo. E’ proprio in questi casi che maggiormente ci rendiamo conto dello stato generale di salute, una sorta di esame, così come il pianista è in concerto che si rende conto del proprio grado di preparazione. E la traumatologia è l’unico campo dove possiamo dare merito ai progressi della medicina.
Dove sta il fraintendimento? Nel dare troppo peso ad una parte spontanea di cui non siamo coscienti e lavorare con le pratiche fino a renderla sempre più visibile, in attesa… di una risoluzione. Infatti, una volta messa a nudo dalle pratiche e dall’osservazione e vissuta nella propria manifestazione in modo diverso per ciascuno,  questa zona buia, come la muta del serpente, dovrebbe sciogliersi raggiungendo la massima tensione per ritrovare l’originaria distensione. Mi duole dirlo, ma questo oggi non funziona. Se non si rimuove la causa non solo non si arriverà mai alla soluzione, ma si prolungherà all’infinito l’avvicinamento al suo nucleo. Non scoprirete mai… chi è l’assassino.
Se invece provate a togliere l’alimento non corretto per la vostra programmazione, anche solo provando a fare una colazione diversa, vi renderete conto di come – in modo immediato – l’organismo reagisce e si autoregola. la TPE non è più una zona oscura dello spontaneo dimenticato, ma una zona viva continuamente intossicata che, nonostante tutto, vi ha mantenuto in vita.

Ci permettiamo di quindi fornire la soluzione definitiva al concetto di TPE a alla sua risoluzione.

Immaginate che siete dal meccanico perché la vostra macchina non funziona bene. Voi lamentate un disturbo (la TPE), il meccanico vi segnala il possibile guasto (la parte spontanea di cui non siete a conoscenza). Entrambi non vi siete accorti che all’interno di tutta la vostra macchina sta circolando gasolio al posto della benzina…
Tra i compiti della Osei laterale (qua per approfondire), abbiamo già segnalato quello di saper riconoscere il cibo idoneo. Tale facoltà, ancora possibile ai tempi di Noguchi (ed essendo l’alimentazione giapponese tra le più varie e idonee…) non è cosa ai tempi nostri più sostenibile.
La TPE – al posto di zona concreta spontanea dove si accumula e si inibisce la Vita – diventa quindi:

La struttura perfetta che si crea di volta in volta e con cui riusciamo a vivere nonostante le severe limitazioni imposte da condizionamenti, società ecc.

Questo accumulo/ristagno/sovreccitazione può produrre segnali, spesso non ascoltati, e raramente presi in considerazione dalla medicina.

Camminare con le mani ruotate al posto che parallele ai fianchi, è un segnale chiaro di danneggiamento del Sistema Nervoso Centrale in corso.

La voce anche, è uno strumento sottovalutato. chi si preoccupa di segnalare ad una persona che la propria voce è cambiata, cosa che chiunque avverte, anche da una telefonata in capo al mondo, ma senza rendersi conto che una tensione serie è in atto?

Altre volte la TPE non offre segnali, a conferma di essere una struttura perfetta di compensazione, mai strumento di risoluzione. Parcheggiate la vostra macchina a sera, quando tornate dal lavoro e la mattina patatrac la batteria non funziona più!
**Le trascrizioni di Zensei le potete ordinare al Dojo centrale (se masticate lo spagnolo), altrimenti reperibile in Italiano, c’è quella famosa nell’ambiente sul “raffreddore” (Attenzione! Viene comunemente scambiato per pubblicazione, è solamente la trascrizione ad opera di altri delle conferenze tenute da Noguchi!).


SEITAILIFE ridefinisce e chiarisce il concetto Seitai di Tensione Parzializzata Eccessiva