Il sistema cognitivo
(il sistema nervoso), la Osei verticale, non è in grado di riconoscere ciò che accade nel corpo, la vita del corpo e la memoria della nostra storia, scritta nelle cellule degli altri 4 movimenti (assimilo-circolatorio, muscolo-respiratorio, eliminatorio, riproduttivo), non ha il linguaggio per esprimersi.
Quindi l’IO “vestito” intuito da Katsumi Mamine altri non è che questo movimento, immaginatelo come l’adulto nei confronti del bambino. Il “bambino” (gli altri quattro movimenti) dispone di profondo mondo interiore e inesauribile creatività, ma è inerme, non potrebbe vivere senza l’adulto. L’adulto, dal canto suo, dispone invece di infinita esperienza accumulata che permetterebbe sempre di trovare una soluzione, se solo potesse riconoscere l’esistenza dell’altro.
Per questo è importante e compito del Seitai e di chi si avvicina a questa disciplina, rimettere in comunicazione questi due aspetti per far fluire nuovamente il movimento vitale e godere pienamente della propria vita.